Mostre d’arte e architettura per l’estate
Photo credits: Michele Alberto Sereni
Nell’eccezionale contesto di Villa Panza, Sean Scully è messo in mostra con un importante nucleo di lavori realizzati tra il 1970 e il 2019. Gli spazi della dimora varesina ospitano per questa occasione oltre settanta opere, allestite tra le sale al primo piano della villa fino alla Scuderia Grande del piano terra e al Salone Impero, ripercorrendo i momenti chiave della produzione dell’artista tra dipinti, carte, fotografie, sculture, installazioni e video. La visita si conclude con Looking Outward, un lavoro site-specific, pensato da Scully per la serra nel parco della villa. Giocando con preziosissimi vetri, Scully trasforma la serra in un raffinato caleidoscopio di luci e cromie, confermando la sua spiccata sensibilità luministica.
Scully è presente anche a Venezia tra i tanti eventi espositivi che fanno da corollario alla Biennale. “Human” è un’altra opera site-specific dell’artista americano ed è contestualizzata nella Basilica di San Giorgio Maggiore, in una delle sedi che completano il percorso della Biennale d’Arte. Il percorso comprende più di quaranta opere esposte negli spazi e lungo i corridoi in un’atmosfera di riflessione sulle tematiche più contemporanee dei comportamenti umani, con la convinzione che il suo lavoro possa fungere da trait d’union tra il mondo fisico (quello che possiamo vedere) e il mondo trascendente (quello al quale aspira l’anima).
Photo credits: Andrej Vasilenko
Ai Giardini e all’Arsenale di Venezia tra le proposte più interessanti, la Francia, rappresentata da Laure Prouvost, ha allestito Deep See Blue Surrounding You creando uno spazio nuovo a partire dall’ingresso che è stato spostato sul retro. Il percorso obbliga il visitatore a camminare tra i cespugli, ad entrare da un sotterraneo, predisponendolo ad una nuova visione della realtà, della mostra o dello spazio. Il Leone d’Oro è stato assegnato alla Lituania per l’opera Sun & Sea che propone la rappresentazione realistica di una spiaggia con tanto di bagnanti, in un momento di popolare relax.
Photo credits: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
Il Padiglione Italia all’Arsenale ospita Neither Nor/ Né altra né questa, percorso curato dal giovane Milovan Farronato, un’unica opera d’arte in cui il curatore che si fa artista scegliendo tre grandi interpreti della sua visione: Liliana Moro, Enrico David e Chiara Fumai. Si tratta di un labirinto che coinvolge il visitatore come attore, chiedendogli di visitare l’esposizione senza indicazioni, cercando le opere, facendosi sorprendere da suoni improvvisi e creando letteralmente una mostra su misura.
Spostandoci a Milano, l’Armani Silos ospita la mostra “The challenge”, un percorso narrativo dedicato alla carriera dell’architetto giapponese Tadao Ando. L’esposizione è stata ideata da Tadao Ando in collaborazione con il Centre Pompidou e mostra le sue opere più significative tra schizzi, modelli originali, video installazioni, disegni tecnici, taccuini di viaggio e fotografie scattate dallo stesso architetto. La retrospettiva comprende 50 progetti e si articola intorno a quattro temi principali: Forme primitive dello spazio, Una sfida urbana, Genesi del paesaggio, Dialoghi con la storia.